La conferenza dei presidenti
L'ordine del giorno è fissato, di norma, ogni due settimane dalla Conferenza dei Presidenti. Tale conferenza riunisce, sotto la presidenza del Presidente del Senato, i 8 vice-presidenti, i 6 capigruppo, i presidenti delle 7 commissioni permanenti, il relatore generale della commissione finanze e il Presidente della Commissione per gli affari europei . Un membro del governo, in generale il Ministro dei rapporti con il Parlamento, partecipa alla riunione, che si tiene normalmente il mercoledi nel tardo pomeriggio.
La "navetta"
Ogni progetto, o proposta di legge, è esaminato in successione presso ciascuna Assemblea, in modo da pervenire, da parte di entrambe, alla approvazione di un testo identico : questo procedimento si chiama « navette ». Il governo ha facoltà di interrompere la navette dopo due letture, cioè quando i Deputati e i Senatori hanno esaminato il testo due volte.
Il Primo Ministro chiede a questo punto la convocazione di una Commissione mista paritetica (CMP) composta da 7 Deputati e da 7 Senatori, incaricati di redigere un testo di compromesso relativamente agli articoli sui quali le due assemblee non hanno ancora raggiunto un accordo. Se questo procedimento di conciliazione non riesce, il governo può, dopo un'altra lettura presso ciascuna Assemblea, chiedere all'Assemblea Nazionale di deliberare definitivamente. Nel procedimento legislativo, quindi, i Senatori hanno gli stessi poteri dei Deputati, fatto salvo il caso di disaccordo permanente, in cui l'Assemblea Nazionale può avere l'ultima parola. Dal 1958, tale circostanza si è verificata soltanto per meno del 13 per cento dei testi in discussione.
Per saperne di più
- Con la dichiarazione di urgenza, il Primo Ministro ha facoltà di convocare una CMP dopo soltanto una lettura presso entrambi i rami del Parlamento